Dal 1925 in questa distilleria ebbe inizio la produzione industriale del celebre liquore Aurum – un liquore dorato all’arancia su base brandy, il cui nome deriva da un gioco di parole tra il latino “aurum” (oro) e “aurantium” (arancia), ideato dallo stesso D’Annunzio.
Le origini di Aurum risalgono ai primi anni del XX secolo, quando il magnifico edificio nella Pineta Dannunziana di Pescara fu inizialmente concepito come elegante stabilimento balneare chiamato Kursaal. Il progetto, firmato nel 1910 da Antonino Liberi, assunse negli anni Venti un significato del tutto nuovo, quando, su iniziativa del poeta Gabriele D’Annunzio, venne trasformato in distilleria. Il rinomato architetto Giovanni Michelucci ampliò la struttura con una pianta a ferro di cavallo e un loggiato a due piani sul lato posteriore – una straordinaria fusione di stile liberty e architettura razionalista degli anni Trenta.
Dal 1925 in questa distilleria ebbe inizio la produzione industriale del celebre liquore Aurum – un liquore dorato all’arancia su base brandy, il cui nome deriva da un gioco di parole tra il latino “aurum” (oro) e “aurantium” (arancia), ideato dallo stesso D’Annunzio. Nei primi anni Settanta gli impianti produttivi furono trasferiti a Città Sant’Angelo e successivamente, per decisione della proprietaria ILLVA Saronno, la produzione fu spostata nella lombarda Saronno.
Dopo anni di abbandono, nel 2003 l’edificio storico dell’Aurum fu sottoposto a un accurato restauro. Oggi è un centro culturale che ospita “Aurum – La fabbrica delle idee”, un museo che celebra la storia della produzione del liquore e il patrimonio architettonico. Chi visita la struttura si trova di fronte a una testimonianza imponente di architettura industriale, immersa in un’area protetta che è divenuta parte integrante del tessuto culturale cittadino.
Ancora oggi la tradizione dell’Aurum continua a vivere – non più nelle antiche sale, ma sotto forma dell’omonimo liquore, molto apprezzato a Pescara e oltre. L’unione tra eredità locale, influenza letteraria e innovazione architettonica rende la storia dell’Aurum una delle pagine più affascinanti delle Abruzzo.