Rosso rubino scuro con riflessi violacei
Profumo intenso di frutti di bosco scuri come ribes e more, accompagnato da sottili note di ciliegie, prugne, spezie, tabacco, cioccolato ed erbe fini.
Potente ricchezza al palato con tannini setosi, aromi fruttati e sfumature di vaniglia, liquirizia e un tocco di balsamico
Bistecca alla fiorentina, bistecca ribeye, costolette di agnello
Solaia IGT - 2020 è un vino italiano eccezionale che colpisce per la sua eleganza, complessità e finezza.
Il colore di questo vino è rosso rubino intenso con seducenti riflessi violacei, che fanno già pregustare il suo impressionante bouquet. L'aroma è intenso e complesso, caratterizzato da frutti di bosco scuri come ribes nero e more, accompagnati da sottili note di ciliegie, prugne, spezie, tabacco, cioccolato ed erbe fini.
Al palato, Solaia IGT si dispiega con potente pienezza e notevole freschezza. I tannini setosi si armonizzano perfettamente con gli aromi fruttati e conferiscono al vino una struttura e una longevità eccezionali. Sfumature di vaniglia, liquirizia e un tocco balsamico completano il profilo aromatico e si traducono in un
finale duraturo e impressionante.
I principali vitigni che conferiscono a questo vino la sua personalità unica sono il Cabernet Sauvignon, il Sangiovese e il Cabernet Franc. Ogni vitigno contribuisce con le proprie caratteristiche distintive, con il Cabernet Sauvignon che fornisce struttura e longevità, il Sangiovese per il fruttato e la finezza e il Cabernet
Franc per complessità e spezie.
Solaia proviene dalla rinomata cantina Marchesi Antinori in Toscana, nota per la sua lunga tradizione ed esperienza nella vinificazione. La cantina è considerata una pioniera nella produzione di vini di qualità in Italia e sta stabilendo nuovi standard per i migliori vini con Solaia IGT - 2020.
Le recensioni di rinomati critici enologici come James Suckling confermano l'eccezionale qualità di questo vino. Con un punteggio di 98 punti, Solaia IGT - 2020 è lodato come un «grande vino con
energia e concentrazione meravigliose».