Il Monastero di Novacella, fondato nel 1142 nell’attuale Alto Adige, vanta una delle culture vinicole più antiche e ininterrotte del mondo. Già allora i vigneti facevano parte delle proprietà dell’abbazia, rendendo la viticoltura un elemento essenziale dell’identità del monastero. Nel corso dei secoli, Novacella si è affermata non solo come centro spirituale, ma anche come una rinomata azienda vinicola, capace di coniugare tradizione e innovazione.
Nel XX secolo, Novacella ha ampliato strategicamente la propria attività vitivinicola: nel 1961 venne fondata la cooperativa WPG Neustift-Bressanone e dintorni, e già nel 1962 circa sessanta conferitori iniziarono a portare le loro uve alla cantina del monastero – una collaborazione che continua tutt’oggi. Per far fronte alla crescente domanda e per garantire standard qualitativi elevati, nel 1998 la cantina si trasferì in un nuovo edificio a nord del complesso monastico, e dal 2016 è stata aggiunta un’estensione sotterranea, pensata per proteggere e preservare il patrimonio storico.
Oggi Novacella si presenta come una cantina moderna, articolata in diverse linee di vini: dalla linea classica alla linea premium Praepositus, fino ai vini provenienti da singoli cru. Grazie alla sua posizione geografica – con bacini freschi nella Valle Isarco per i vini bianchi e aree più calde attorno a Bolzano e Cornaiano per i rossi – Novacella valorizza al meglio la diversità del terroir. È inoltre una delle prime cantine altoatesine ad aver raggiunto la neutralità carbonica, testimoniando un forte impegno per la produzione sostenibile.
Con l’introduzione della linea Insolitus dal 2020, Novacella esplora nuove vie sperimentali in materia di resistenza climatica, protezione delle colture e cambiamento delle abitudini dei consumatori. Allo stesso tempo, il monastero è un punto di riferimento per gli amanti del vino, i visitatori e il turismo culturale – un luogo in cui degustazioni, visite guidate e la sinergia tra spiritualità e vino uniscono armoniosamente passato e presente.